AMORE COLPEVOLE di Sof’ja Tolstaja Recensione

Autore: Sof’ja Tolstaja

Traduttore: Nadia Cicognini

Editore: La Tartaruga

Collana: Narrativa

Anno edizione: 2019

In commercio dal: 22 novembre 2019

Pagine: 208 p., Brossura

EAN: 9788894814224

Come già anticipato nella recensione del romanzo di Lev Tolstoj, “Sonata a Kreutzer” [ http://labibliatra.altervista.org/sonata-a-kreutzer-di-lev-tolstoj/ ], questo romanzo “Amore colpevole”, è considerata la risposta della moglie Sof’ja Tolstaja, offesa dalla concezione del rapporto coniugale che si evince dal romanzo del marito.

“Era una splendida giornata, tersa, avvolta in un clima festoso. Un vero tripudio della fioritura estiva. Com’erano belli e radiosi il cielo azzurro, i raggi roventi del sole e gli innumerevoli uccelli variopinti sui rami frondosi degli alberi e sui cespugli in fiore! In lontananza, nel profondo lago blu si rispecchiavano il cielo e la vegetazione rigogliosa e cangiante.

Le due fanciulle, che correvano dal lago lungo il sentiero che portava a una gran casa di pietra bianca, avevano lo stesso aspetto florido e radioso. Erano entrambe a piedi nudi, con i sandali in mano, gli asciugamani bagnati sulle spalle e i capelli sciolti. I delicati piedi non ancora abbronzati, disabituati a procedere scalzi, avanzavano timorosi e leggeri sull’erba coperta di rugiada, quasi sussultando al contatto con la terra, e le giovani ridevano di gusto.”

Il romanzo è suddiviso in due parti, la prima ci presenta la protagonista, Anna una nobile diciottenne nel fiore degli anni, spensierata e felice, dedita alle arti e agli svaghi.

“«Qui è tutto gioioso e splendido! Ah, la giovinezza!» aggiunse con un sospiro. «Noi ci siamo lasciati la giovinezza alle spalle, Ol’ga Pavlovna, ma nulla ci impedisce di ammirarla in chi ancora la possiede».”

Incontra un amico della madre, il principe Prozorskij. Assistiamo, così, a quella fase bellissima dell’innamoramento dei due, lei che prova un sentimento tenero e romantico, pieno di speranza per l’avvenire; lui che, invece, è inizialmente spaventato dalla differenza d’età, ma infine cede alla bellezza e finanche alla stessa forza ammaliante della giovinezza.

Dopo un primo periodo di idillio tra i due, con la nascita dei figli, il rapporto coniugale si trasforma, tra i coniugi iniziano i primi dissapori, sino ad allontanarsi sempre più, a causa soprattutto del principe che trascura la moglie e che concepisce l’amore solo come possesso sessuale.

“Il principe rivide chiaramente davanti a sé quel seno splendido e florido che tante volte gli aveva fatto dimenticare il mondo intero e che l’aveva reso schiavo di quella donna!”

Il vuoto lasciato da Prozorskij nella vita di Anna, viene riempito dalle attenzioni e cure di Bechmetev, amico d’infanzia del principe.

“Eppure si sa che è pericoloso amare una donna come lei; e in amore non ci si può fermare a metà strada, l’amore esige una dedizione totale…”

Tra i due si stabilisce uno stretto rapporto d’amicizia e stima, di quelli favolosi che solo la comunanza di spirito, di anime affini e gusti e passioni comuni può crearlo. Condividono, infatti, l’amore per la filosofia, la letteratura, la musica…

“Era attratta dal silenzio, dalla natura, dai suoi ricordi di ragazza, dalle semplici emozioni della vita agreste e da qualche parte in fondo al suo cuore la muoveva anche l’inconfessato desiderio di rivedere Bechmetev. Non l’avrebbe mai ammesso con se stessa, ma l’immagine dell’amato si fondeva senza volere con tutto ciò che l’attirava in campagna.”

Il loro profondo amore rimarrà sempre platonico, sottolineando così il contrasto tra i due uomini e l’opposta concezione dell’amore che essi hanno.

“Entrambi sentivano che era possibile essere felici e amare, ma solo nel modo in cui si ama il cielo limpido e si gioisce della felicità di stare insieme. E sentivano di non poterlo confessare.”

Anche in questo romanzo c’è uno stretto rapporto con la musica, mentre però Lev fa suonare ai protagonisti Beethoven, Sof’ja, animo più romantico, fa risuonare nelle sue pagine le dolci note di Chopin, sonate meravigliose che danno alla protagonista la capacità di calmarla ed elevarla.

“mi veniva spesso desiderio di pregare a ciò che è infinito, spirituale, misterioso e bello, come quei suoni che non esprimono niente di definitivo ma che ci costringono a meditare, sognare e gioire illimitatamente del bello…”

Anna, quindi, resta fedele al marito e l’autrice sottolinea in un passo le motivazioni che spingono la protagonista alla fedeltà:

“Ogni donna ama davvero solo una volta. E all’occasione è sempre pronta a difendere il suo amore. E una volta che l’ha donato, se lo tiene stretto, lo difende e chiude gli occhi sui difetti di colui al quale l’ha donato. Questo sentimento si rinnova, evolvendo a scapito dei vecchi ideali. Se accade che una donna sposata s’innamori di un altro uomo, quasi sempre la colpa è del marito: è lui che non ha saputo soddisfare le aspettative poetiche della sua giovane e pura natura femminile e le ha infrante, offrendo in cambio solo il lato rozzo, brutale del matrimonio. Quando qualcuno riesce a riempie quel vuoto che il marito non ha saputo colmare e quando il primo amore idealizzato diventa altro sopraggiunge la sofferenza.”

Ma il principe è ottenebrato dalla profonda gelosia nei confronti della moglie che, invece lotta per non far naufragare del tutto il matrimonio, contravvenendo alla sua naturale timidezza e assecondando, invece, il desiderio di vita di società del marito. Ma neanche questo a lui basterà, anzi vedrà con sospetto questa trasformazione di Anna.

“Il principe non si dava pace: dov’era finita quella moglie schiva e poco amante della mondanità? Era come se si fosse trasformata: riceveva, andava a far visita, si agghindava, escogitava ogni genere di svaghi e intrattenimenti in cui coinvolgeva il marito.”

L’epilogo della storia è meno cruento, ma simile a quello della “Sonata a Kreutzer”.

Ma a differenza del marito, Sof’ja non incolpa nessuno, cerca, con questo romanzo, questa versione dei fatti, di restituire alla coppia quella dignità che il marito aveva totalmente annullato con il suo racconto.

“Amore colpevole” è un romanzo che cattura facilmente l’attenzione del lettore, ben scritto con uno stile genuino. Un romanzo ancora attuale, che ci narra di un amore puro, trasformato, a causa della gelosia, in un amore colpevole; un’opera attraverso la quale abbiamo la possibilità di trarre molteplici spunti di riflessione.

Non mi resta che lasciarvi con una delle citazioni preferite, una di quelle frasi che a me ha dato una melanconica sensazione di déjà-vu…

 “Lei si chinò e lo baciò sulla fronte. Il nodo che le stringeva la gola si era sciolto in un lamento sommesso e penoso. Gli occhi le si riempirono di lacrime, qualcosa si spezzò dentro di lei, e il suo cuore si fermò per sempre. Un’altra, questa parte della sua vita le era stata sottratta. Era finita così.”

Citazioni tratte dal romanzo, pubblicate sui miei profili Facebook e Instagram 

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