VITE AI SUPPLEMENTARI di Giovanni Di Rosa

Autore: Giovanni Di Rosa

Editore: Edity

Anno edizione: 2022

Pagine:  251 p.

ISBN: 9788831223287

Agli albori del mio ennesimo cambio di rotta, avvenuto lo scorso autunno con il mio trasferimento in una nuova città, ho avuto la fortuna di conoscere nuove persone e di trovare tra loro qualcuno con cui approfondire l’amicizia. Uno di loro è sicuramente l’autore di questo libro, non so come e non so perché pian piano siamo diventati amici, nonostante la differenza d’età e modi di pensare; due anime inquiete unite dalla nostalgia per gli affetti che avevamo appena lasciato e dall’amore per i libri…

L’ho “adottato”, per me ormai è come un fratello e con lui, proprio come con i fratelli, rido, litigo e sono crudelmente sincera.

Non nego che avevo il terrore di leggere questo romanzo scritto da lui e non trovarlo bello, alla sua altezza, tremavo all’idea di doverglielo dire!

Ma durante la lettura del romanzo è accaduto qualcosa di strano: non ho pensato, se non per brevi momenti, di conoscere l’autore, sono riuscita a scindere l’autore dall’amico, strano, ma bello, perché ho potuto goderne a pieno, senza dovermi preoccupare.

In tutta sincerità, probabilmente, se lo avessi scorto in libreria non so se lo avrei acquistato, non sono una grande accanita del gioco del calcio e plausibilmente mi sarei fatta ingannare dalla copertina… e male avrei fatto! Certo, l’ambiente calcistico è parte importante di questo romanzo, ma è il fil rouge di vicende intricate ed intriganti.

“Si dice sempre che non esiste un’età per realizzare i propri sogni. A volte è così, altre volte è solo una frase buttata là, in mezzo alla routine fiacca e deprimente di una vita troppo simile alle altre. Un anestetico al sapore di speranza, utile a farci andare giù il peso di tutto ciò che non è stato…”

È con questo meditativo incipit che Giovanni Di Rosa ci introduce nella storia e nella vita di Gerolamo Rossi, allenatore al quale viene data la possibilità di lavorare per una delle migliori squadre del campionato di serie A.

Un passato da calciatore non particolarmente brillante, un grande amore, la moglie Roberta, morta qualche anno prima ed una figlia, Ambra, che è al capolinea della sua storia matrimoniale, turbolenta e infelice.

“No, non riusciva a credere che tutto fosse cambiato. Che quell’uomo che lei aveva amato adesso non esistesse più. Forse doveva soltanto accettare di essersi ingannata sin dall’inizio. Si dice che in amore non c’è mai tempo sprecato, che ogni delusione in realtà cela sempre una ragione nascosta. Che anche dalle batoste terribili trai un bagaglio e un’esperienza utile per il futuro. Ma Ambra di questo non era più certa.”

Il titolo del romanzo, penso, prende spunto da un colloquio tra Gerolamo e Ambra:

“<<No, Ambra, tu hai semplicemente iniziato il secondo tempo della partita. […] <<Anche tu sei al secondo tempo, ora che sei alla Golden?>> Ambra lo prese a braccetto e gli appoggiò il capo sulla spalla. <<No, tesoro mio, io direi che è da un bel po’ che sono ai supplementari. La mia partita con i sogni me la gioco fino alla fine>>. I due si scambiarono un sorriso sincero.”

Ambra, vittima di un marito violento, ha la forza di lasciarlo e trasferirsi dal padre a Ferrara, dove incontra due dei giocatori della squadra allenata da Gerolamo, la Golden Este, il tenebroso Gaetano e il malinconico Adrian.

Adrian è un fuoriclasse del calcio, ha talento, bellezza, agi, ma nasconde un “segreto” che rivelerà solo all’amica Ambra: ama un uomo, un suo ex collega, e non può rivelarlo perché nel suo mondo (ma sarà vero che lo è solo nel mondo del calcio?) l’omosessualità è ancora vista come un tabù.

“In quelle parole Ambra lesse un’infinita tristezza. Guardò i lampadari di cristallo, i quadri alle pareti, i ricchi arredi e pensò che tutti i soldi del mondo non potevano colmare la solitudine. Non potevano porre rimedio al dolore che lui si portava dentro per non essere compreso dalla società e dal mondo stesso di cui era diventato un’icona.”

Per Gaetano, invece, Ambra sente una forte attrazione, ricambiata. I due iniziano a frequentarsi, ma

“Quell’ora scarsa passata insieme le aveva fatto capire che, anche qualora l’attrazione fosse stata reciproca, troppi ostacoli si stagliavano all’orizzonte perché un sentimento potesse nascere. A volte l’amore è fatto di tempistiche. E le loro tempistiche erano sbagliate.”

E soprattutto, col capo cosparso di cenere, torna a farsi vivo Giacomo, l’ex marito, al quale Ambra, illudendosi (come del resto la maggior parte di noi donne!) darà una seconda possibilità.

Fanno da sfondo, a queste storie, le vittorie e le sconfitte della squadra e del suo allenatore.

Quelli che sono gli sviluppi della vicenda li scoprirete solo leggendo questo romanzo, delicato e appassionato.

Ricco di tematiche importanti, che portano il lettore a riflettere su alcuni argomenti spinosi della nostra società come la violenza sulle donne e la loro estrema remissività nei confronti degli uomini o l’anacronistico tabù dell’omosessualità, soprattutto in certi ambienti ancora estremamente maschilisti. Il tutto però affrontato in maniera leggera e godibile, senza mai appesantire la narrazione, con uno stile diretto e genuino.

Bellissime le descrizioni dei luoghi, così dettagliate da immaginare di averli lì davanti a noi

“Era ubicato in uno stradone provinciale, circondato da sterminati campi e vitigni. Il rigoglioso giardino che attorniava la locanda era un piacere per gli occhi, sebbene il timido sole novembrino non mettesse in risalto gli aspetti più belli del posto.”

Un romanzo poderoso che però si legge tutto d’un fiato, grazie all’abile penna dello scrittore che, nonostante avesse tante remore al momento della pubblicazione, ha dimostrato di essere quel giovane uomo che conosco, ricco di buoni sentimenti e grandi potenzialità.

Ad maiora, amico mio, aspetto con ansia di leggere la tua prossima opera!!!

“La guardava con quello sguardo intenso e profondo di cui solo lui era capace. In quello sguardo Ambra vacillava. L’amore è un paio d’occhi in cui perdi tutte le certezze.”

Citazioni tratte dal romanzo, pubblicate sui miei profili Facebook e Instagram 

Precedente TERRA, TERRA!... di Sándor Márai Successivo LA CUFFIA BIANCA di Antonella Fraternali