LE PENE D’AMORE DI EDWARD GARDINER di Nicole Clarkston

Autore: Nicole Clarkston

Traduttore: Lucia Paltera

Illustratore: Angela Gubert

Editore: Vintage Editore

Anno edizione: 2022

In commercio dal: 8 marzo 2022

Pagine: 292 p., Brossura

EAN: 9791280466051

Nuova collaborazione con la casa editrice Vintage Editore, con una veste grafica rinnovata. L’attenzione nei confronti dei lettori, che ho avuto modo di sottolineare più volte, infatti, si è spinta sino a modificare il font che era caratteristico di questa casa editrice. Il carattere, infatti, ricordava la scrittura della macchina da scrivere e più di un lettore avanti con l’età aveva riscontrato problemi nel leggerla. Mi spiace tantissimo che sia stato abbandonato, ma apprezzo questa totale vicinanza a noi lettori. La cura dei particolari e la qualità delle edizioni è però rimasta la stessa per cui la lettura di un romanzo edito dalla Vintage resta sempre una piacevolissima esperienza non solo nel contenuto.

“Le pene d’amore di Edward Gardner” è un prequel del mio amato “Orgoglio e Pregiudizio”, a questo tipo di letture mi accosto sempre con molto scetticismo, la mia paura iniziale, infatti, è sempre quella di veder snaturati personaggi a me tanto cari, ma la curiosità è più forte del timore, per cui finisco col leggere tali  opere.

Il romanzo comincia con un giovane Edward Gardner rifiutato perché non troppo ricco.

 “<<Perdonatemi signore, ma non posso sposarvi.>> Mae Rutherford, la figlia dai capelli d’oro del commerciante di seta di maggior successo di Londra, inarcò l’adorabile collo mentre rivolgeva lo sguardo verso la finestra.

<<Miss Rutherford,>> il gentiluomo protestò, il viso molto pallido, <<non comprendo! Ci siamo tenuti compagnia tutta la Stagione, tutti stanno parlando del nostro fidanzamento come se fosse una certezza!>>”

Deluso, accetta l’invito di suo cognato Mr Bennet di accompagnarlo, insieme alle due figlie maggiori, in un viaggio lungo e penoso, al capezzale del fratello morente.

Lungo la strada, però, sono costretti ad una sosta forzata a causa di un malanno della più grande delle sorelle Bennet.

Mentre, quindi, Mr Bennet prosegue il viaggio, Edward Gardner si ferma nel Derbyshire, a due passi da Pemberley, per curare la salute della piccola Jane, aiutato da una giovane fanciulla del luogo, Madeline Fairbanks, che avrà quindi l’opportunità di conoscere meglio.

Quale sarà la conclusione di questo fortunato incontro, noi amanti di Jane Austen lo sappiamo già, ma in questo prequel abbiamo l’opportunità di conoscere come sia nato l’amore tra i due zii cari alle maggiori delle Bennet e artefici del definitivo ricongiungersi di Elisabeth e Dracy.

“Trascorsero le ore della sera rifugiati vicino al focolare. Nessuno dei due desiderava il calore che offriva, ma la luce era la benvenuta. Grazie a quel delicato bagliore, Edward ammirava, senza nasconderlo, i raffinati riccioli d’oro, gli occhi sinceri e il leggero accenno di lentiggini su un naso baciato dal sole.”

Nicole Clarkston ci re-immerge nelle atmosfere austeniane e ci dà la possibilità di ritrovare “vecchi amici” a noi tanto cari: la famiglia Bennet, i fratelli Darcy, un giovanissimo Mr. Bingley che incontra per la prima volta il suo futuro migliore amico, persino l’odioso Mr Wickham e una Lady Catherine de Bourgh se è possibile ancora più insopportabile dell’originale.

“Quello fu tutto ciò che disse. Nessuna banalità insignificante, nessuna indiscrezione sui suoi sentimenti e nessuna promessa di come avrebbe superato il dolore col tempo. Un semplice scambio di emozioni, un’offerta di comprensione e la loro amicizia fu suggellata.”

L’autrice, infatti, ricalca i caratteri già delineati dalla Austen non alterando le caratteristiche fondamentali ed è molto carino leggere di una Jane già dolce e di Elisabeth già impertinente in tenera età. È stato sublime, poi, leggere di un incontro tumultuoso, ma allo stesso tempo dolcissimo dei due futuri coniugi Darcy in tenera età, pagine che hanno dato al racconto quel guizzo di magia in più.

“Parlarono poco, assecondando la loro indole riservata, anche se lei era di undici anni più giovane di lui, c’erano poche altre persone con cui poteva sentirsi così a suo agio. Erano simili. Condividevano la stessa natura calma e premurosa e gli stessi dolori.”

Lo stesso stile di scrittura ricalca quello del romanzo originale, sebbene con le dovute peculiarità di quello della Clarkston e non posso non sottolineare la perfetta traduzione della mia amica Lucia Paltera.

Un romanzo delicato e tenero, che si legge agevolmente e che fa trascorrere al lettore piacevoli ore in compagnia di personaggi a cui siamo legati, una lettura per isolarci dalle pene quotidiane e immaginare mondi antichi e suggestivi.

Non mi resta che ringraziare ancora una volta la Vintage Editore e Daniela Mastropasqua per avermi dato la possibilità di collaborare con loro. Grazie!

“Amava quel periodo dell’anno. La primavera si era dilungata troppo con le sue promesse ed era il momento di mantenerle. Chiuse gli occhi brevemente mentre passeggiava giù per la via, assaporò la fragranza dei campi di grano in fiore vicino al paese. Era così affascinata dalla vivacità di tutto quello che toccava i suoi sensi, sollevò il mento ancora più in alto e si appropriò di un altro tonificante respiro.”

Precedente IL GABBIANO di Sándor Márai Successivo IL QUADERNO DELL’AMORE PERDUTO di Valérie Perrin