JULIA SOMERFORD (La saga dei Somerford Libro primo) di Karen Aminadra

Traduttore: Daniela Mastropasqua

Illustratore: Chiara Noemi Monaco

Editore: Vintage Editore

Anno edizione: 2020

In commercio dal: 15 settembre 2020

Pagine: Brossura

EAN: 9788894521238

Anni fa ero un’affezionata lettrice di una piccola casa editrice, la “To be continued”, tra i loro libri ho letto “Charlotte Collins”, un sequel di “Orgoglio e pregiudizio” di Karen Aminadra. Eccellente variazione che redime la protagonista e rispetta lo stile austeniano. Ero perciò molto curiosa di leggere quest’opera della stessa autrice e sono grata alla Vintage Editore di avermi dato la possibilità di leggerla. Tra l’altro c’è qualcosa, anzi qualcuno, oltre all’autrice, che lega i due romanzi: la curatrice italiana del primo, Daniela Mastropasqua, è la traduttrice e l’editrice del secondo.

“Bath, 1840

Julia sospirò e rabbrividì di piacere con un leggero senso di colpa mentre il liquido denso e scuro le scivolava in gola. Si rilassò sulla sedia dell’unico posto nel quale si sentiva felice: la Casa del Cioccolato sulla Milsom Street, a Bath.”

Questo è l’incipit del romanzo. Conosciamo subito la protagonista, Julia, solitaria in una cioccolateria di Bath, al tavolino vicino alla finestra che trascorre il suo tempo guardando la gente che passa. L’immagine della copertina di Manuel Faraone è la perfetta trasposizione di ciò che si legge nel romanzo. Come sempre anche la scelta grafica della casa editrice è di grande qualità.

Unica consolazione di Julia è una tazza di cioccolata calda e quattro chiacchiere con la signora Forster, la titolare del locale.

“se ne stava seduta con la tazza di cioccolata calda davanti. Era una cosa a cui non sapeva resistere. Non sapeva come i Foster facessero a rendere quella bevanda così deliziosamente peccaminosa, ma era squisita e causava una splendida dipendenza. In più, aveva un altro effetto sulle sue emozioni, che bramava ogni volta che ci andava: le sollevava l’umore. Ne era felice perché aveva la mente spesso in subbuglio.”

È costretta a passare molte ore lì seduta, mentre suo padre, Sir Francis Somerford, è al piano di sopra dedito al gioco d’azzardo.

“I coniugi Foster divennero i suoi unici compagni quando suo padre la lasciava, e il suo unico mezzo di apprendimento proveniva dai libri che aveva nascosto nella sua stanza e che aveva preso da Somerford Hall.”

Ed è a causa di quest’insana passione che il padre perde non solo la residenza di famiglia, Somerford Hall, ma Julia stessa diventa ‘bottino’ di vincita di Stephen Lockley.

Julia, quindi, è costretta a sposare uno sconosciuto di cui non ha certamente una buona opinione:

“ora viveva nel lusso e stava per tornare a casa, a Somerford Hall. Non avrebbe potuto essere più felice di così. Ma la sua mente si soffermava sulle circostanze che l’avevano portata nella vita di Stephen Lockley. Era il suo premio; l’aveva vinta a carte. Non era altro che un oggetto di sua proprietà.”

[…]

“che tipo di uomo accetterebbe la mano di una donna vincendola a carte?”

si chiede Julia tra le infinite lacrime che versa dopo il suo matrimonio. È consapevole che la colpa di questa situazione è di suo padre.

“camminò su e giù per la stanza. Sotto di lei poteva sentire degli uomini parlare. La testa le martellava per aver pianto così tanto il giorno prima. Non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione di tradimento che l’avvolgeva. Era arrabbiata con suo padre per quello che aveva fatto. Sentì lo stomaco rivoltarsi.”

Julia, però, con il passare dei giorni, nota, diversamente da quanto immaginava, nei suoi confronti, un atteggiamento benevolo di Stephen, ponendosi quindi mille domande e rimuginando su mille dubbi che le attanagliano la mente. Cosa succederà? Non vi voglio togliere il piacere di scoprire insieme a Julia tutta la verità!

Un romanzo avvincente, ben scritto, scorrevole, sicuramente una lettura piacevole che vi consiglio di affrontare sorseggiando una tazza di cioccolata fumante perché vi assicuro che ve ne verrà voglia leggendo. Peccato che il romanzo sia breve, ma ci consola pensare che questo è il primo volume della “Saga dei Somerford”  e non ci resta che sperare che la Vintage pubblichi presto gli altri.

“Stephen aveva anche una biblioteca ben fornita. Niente le piaceva di più che leggere di sera. Quella mattina era entrata di nascosto nello studio di Stephen, mentre lui si occupava della servitù, e aveva scorto sui suoi scaffali una dozzina di volumi che non aveva mai letto.”

Citazioni tratte dal romanzo, pubblicate sui miei profili Facebook e Instagram

 

 

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