INNAMORARSI UN PO’ di Simona Friio

Kindle Edition, 118 pages

Published November 2nd 2018 by Self Publishing

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Edition Language Italian

 

Le ultime due letture, “Lessico famigliare” (http://labibliatra.altervista.org/lessico-famigliare-di-natalia-ginzburg/ ) e “La corsara” (http://labibliatra.altervista.org/la-corsara-ritratto-di-natalia-ginzburg/  ) hanno permesso un viaggio introspettivo che seppur piacevole e interessante, mi ha sfiancato psicologicamente. Avevo, quindi, bisogno di una lettura d’evasione, che mi facesse trascorrere qualche ora di totale relax (attenti però, perché la lettura comunque cela in sé una serie di occasioni di riflessione!)

All’uopo ho scelto questo romanzo di Simona Friio. È un’amica di social, condividiamo la passione per un’autrice a me molto cara, Elisabeth Gaskell e ne gestisce la pagina facebook dove “ospita” la mia recensione settimanale. È una collaborazione con l’autrice questa, ma come ben sa chi mi segue da tempo, non ammetto “favoritismi” di nessun tipo; se il libro non mi fosse piaciuto, al massimo, per un riguardo a lei, avrei evitato di pubblicare la recensione, ma non sono una persona che si “svende”, amo la verità!!!

Sebbene sia arrivato Novembre, qui da me si sfiorano ancora i 18 gradi, ma l’aria natalizia comincia a sentirsi… e con questo romanzo ho aumentato il desiderio dell’arrivo delle festività, l’addobbo della casa, la preparazione dei dolci, il tour per negozi e mercatini…una forte voglia di Natale!!!

Il romanzo è breve, ma intenso, ben scritto, con delle descrizioni paesaggistiche molto suggestive:

“Mancano meno di dieci giorni a Natale, nell’aria c’è fermento, si respira odore di candele all’arancia e la cucina sforna dolci alla cannella. Alcuni domestici hanno iniziato ad addobbare il castello, ci sono ghirlande e vischio, molte stelle di natale lungo le scalinate e intorno ai camini; è un continuo via vai di personale di servizio e Portia non crede ai propri occhi, non si capacita di vivere davvero quei magici momenti.”

E ancora:

“A due giorni dal Natale e dopo una repentina ripulita del centro città, Füssen è di nuovo viva, la via centrale, la Reichen Strasse, pullula di turisti e i negozi sono strapieni. Le luminarie adornano le strade, corrono da un lato all’altro delle vie, si intrecciano lungo i tronchi degli abeti e c’è, nell’aria, un dolce profumo caramellato di vin brûlé.”

Castello di Hohenschwangau Foto dal web

 

Portia e Sirk hanno erroneamente scambiato i propri trolley, s’incontrano per restituirseli niente meno che al castello di Hohenschwangau, quello di Ludwig II di Baviera.

Castello di Hohenschwangau
Foto dal web
Castello di Hohenschwangau Foto dal web

Le pessime condizioni atmosferiche, una frana e un traliccio caduto costringeranno Portia ad accettare l’ospitalità di Sirk e di sua sorella. Quasi una settimana sotto lo stesso tetto una donna ed un uomo che, recentemente delusi dai rispettivi partner, hanno deciso di tenersi lontani da questioni sentimentali.

“Odio gli uomini, continua a ripetersi, odio l’amore e tutti quelli che ne beneficiano, accidentaccio”

“Quel suo modo di atteggiarsi come se dovesse combattere una guerra da un momento all’altro, come se fosse costretta ad andare avanti nonostante tutto e tutti. Una ragazza come lei non dovrebbe essere così astiosa, al contrario, solare e piena di vita, invece qui sembra che stia per scoppiare la terza guerra mondiale.”

 Per cui tra i due la convivenza forzata non è semplice e si rivolgono motteggi e battute al vetriolo. Esilaranti battibecchi che sono sicuramente fulcro centrale di tutta la narrazione.

Vorrei però spendere due parole su quello che è il mio personaggio preferito, la nonna di Portia a cui Simona Friio ha dato un giusto rilievo. Non è la classica nonnina delle fiabe (potremmo aspettarcela, visto l’ambientazione!), ma una persona carica d’esperienza che, come si dice “non te la manda a dire”, quella che comprende perfettamente anche i silenzi della nipote e la ‘bacchetta’ e quando è necessario la riporta su quella che lei ritiene essere ‘la retta via’.

“<<Füssen non è cambiata in questi ultimi anni>> nota Portia seguendo la nonna.

<<Niente cambia per davvero a parte la nostra percezione di vedere>> ribatte la donna.

<<E anche questa casa a quanto vedo. Stessa tappezzeria, stessa mobilia e stesso odore di caprifoglio>>.

<<Lo prendo come un complimento, cara>>

<<Oh, ma lo è! Adoro questo posto, solo qui mi sento a mio agio>>

<<E abbastanza lontana da tutti…>>

Ecco che sua nonna aveva visto giusto.”

Una donna simpatica, divertente e spiritosa che mentre sceglie l’albero di natale con la nipote:

 “<<Che ne dici di questo?>> le domanda, indicando uno sparuto abete di circa un metro e mezzo.

<<Troppo piccolo>> afferma la donna.

<<Più grande non entrerà nel salotto…>>

<<Saprò bene cosa può o non può entrare in casa mia>> borbotta l’anziana prendendo in rassegna un albero dopo l’altro come se stesse cercando il più bello, quello perfetto, con gli aghi tutti uguali e della giusta gradazione di verde, non troppo chiaro ma nemmeno troppo scuro.

<<Nonna… sono identici. Prendine uno e basta. Mi sto congelando…>>

<<Se avessi pensato così davanti alla schiera di gentiluomini che avevo, non avrei sposato tuo nonno, che Dio lo abbia in gloria>>.”

Ad intessere maggiormente la trama vi sono la presenza di un  romanzo criticato e contestato da Sirk e la sicurezza di Charlotte a cui si dedicano i due protagonisti…

Non svelerò oltre!

Ringrazio l’autrice per avermi fatto trascorre alcune ore immersa nella lettura del suo suggestivo romanzo e consiglio, a chi vorrà affrontarne la lettura, di dotarsi di una grande tazza di cioccolata calda e di biscotti alla cannella…serviranno!!!

 

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